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Museo Archeologico Nazionale di Atene: la culla dell’archeologia greca

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museo archeologico nazionale atene ingresso

C’è un museo che per chiunque abbia studiato archeologia greca è un punto di riferimento obbligatorio: sto parlando del Museo Archeologico Nazionale di Atene, uno dei più importanti musei archeologici al mondo.

Ad essere sincera non è uno dei miei musei preferiti, anzi: lo trovo troppo impostato su criteri “vecchi stampo”, che prediligono cioè la mera esposizione di un gran numero di reperti più che il racconto di un contesto.

Eppure non si può prescindere da questo museo perché qui si trovano alcuni dei reperti più importanti del patrimonio archeologico greco; inoltre, devo ammettere che qui ho visto una delle mostre più carine degli ultimi anni, segno che forse qualcosa sta cambiando.

Inoltre ho ricordi molto belli delle visite a questo museo: in particolare l’ultima mi ha permesso di avere conferma della generosità del popolo greco, un popolo fiero del proprio passato, sempre pronto a dare una mano a chi dimostra lo stesso amore per questa cultura…e non è da tutti!

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE: STORIA E INFORMAZIONI UTILI

museo archeologico atene entrata

Ho visitato il Museo Archeologico Nazionale di Atene almeno un paio di volte nella vita; avrebbero potuto essere tre ma ricordo ancora quando nel 2003, arrivate ad Atene con una mia cara amica, scoprimmo che il Museo era in fase di “ricostruzione”: in seguito ai gravi danni dovuti al terremoto del 1999, infatti, l’antico edificio, costruito tra il 1866 e il 1880, era stato chiuso e completamente restaurato.

Il Museo si trova in odon Patission 44 : si può raggiungere a piedi da piazza Syntagma con una camminata tranquilla di una trentina di minuti circa (noi l’abbiamo fatto al ritorno), oppure in metropolitana, linea verde con fermata Victoria.

Disposte su due piani, le collezioni di reperti sono suddivise per sezioni: preistoria, scultura, bronzi, vasi e arti minori, collezione egizia, collezione cipriota sono le principali; c’è poi un’area dedicata alle mostre temporanee.

colonne museo archeologico atene

Sul sito internet del museo (disponibile solo in lingua greca e inglese) è possibile reperire tutte le info su orari e costi.

E’ importante sapere che l’ingresso al museo è gratuito per alcune categorie di visitatori: tra queste i minori di 18 anni, gli studenti UE (con University Card) e i giornalisti. Esistono poi dei giorni di ingresso gratuito per tutti a cominciare dalla prima domenica del mese nel periodo tra 1 novembre e 31 marzo.

Purtroppo negli ultimi anni la crisi greca si è fatta sentire: la mancanza di personale, spesso costringe alla chiusura di alcune sale. Non so come sia la situazione al momento ma posso garantire che, quando l’ho visitato io la scorsa estate, lo sforzo dei dipendenti permetteva di mantenere aperte le sale di maggiore interesse, cercando di limitare la chiusura a quelle meno visitate.

Nel museo esistono anche bagni pubblici (molto comodi) e un caffè-ristorante, dove riposarsi o mangiare un boccone: non l’ho provato e non so dire se meriti nel rapporto qualità prezzo..mi sento però di sconsigliare il ristorante che si trova subito fuori dal Museo Archeologico, dove noi abbiamo pranzato e non molto bene.

caffe del museo archeologico nazionale atene

Ultima annotazione: è possibile fare foto all’interno del museo liberamente e senza flash; in caso di foto per usi commerciali occorre invece richiedere uno speciale permesso.

Come sempre nei musei molto ampi e ricchi di sezioni, come anche il British Museum a Londra o il Museo del Louvre a Parigi, il mio consiglio è di studiare prima le collezioni così da poter individuare subito facilmente le sezioni o i reperti che non volete perdervi e avere così modo di goderveli con calma.

LA MIA VISITA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE

museo archeologico nazionale atene

Per la mia ultima visita, quella dello scorso anno con il mio fidanzato, avevamo deciso (per la sua gioia) di seguire tutto il percorso museale, partendo dalla sezione preistoria e procedendo poi per tutte le successive…un tipo di visita che consiglierei solo a chi è davvero interessato all’archeologia greca, anche perchè richiede buona parte della giornata.

Presitoria

sezione preistoria

E’ la sezione che contiene molti dei reperti più famosi studiati sui libri di storia, provenienti da tutta la Grecia: i reperti sono testimonianza della civiltà egea, minoica e micenea e sono datati dal 7^ millennio fino al 1050 ac.

maschera di agamennone

La sezione forse più famosa è quella che raccoglie i reperti provenienti da Micene, l’antica capitale del regno miceneo: chi di voi non ha mai sentito parlare della maschera di Agamennone? Ecco, la troverete qui!

In realtà questa maschera funeraria non apparterrebbe ad Agamennone, come riteneva Schliemann, bensì, secondo gli archeologi moderni, ad un re morto almeno tre secoli prima dell’epoca nella quale si collocherebbe la guerra di Troia di omerica tradizione.

Lapide sepolcrale da Micene Statuette di arte cicladica Lira in avorio Vaso del Dipylon Ceramica minoica Affreschi da Thera

Molto belli anche gli affreschi da Thera, attuale Santorini, probabilmente la più antica forma di pittura giunta fino a noi.

A proposito di Thera, se vi interessa, al primo piano del museo è allestita una mostra permanente sui reperti provenienti proprio da Santorini: piccola e carina e si visita velocemente.

Scultura

sezione scultura

Questa sezione raccoglie le sculture dall’VIII sec ac al IV sec dc circa provenienti da varie parti della Grecia: dagli antichi Kuroi e Kore fino alla bellissimo gruppo di Venere, Eros e Pan proveniente da Delo.

Bellissime le numerose stele funerarie: qui si trovano gli originali di molte delle stele del Ceramico, l’antico cimitero di Atene.

Sfinge Base di statua con lottatori Stele di Hegesò Gruppo di Venere, Amore e Pan

Tra queste, la stele di di Hegesò, tra le mie preferite e impossibile da dimenticare dato che fu materia di studio del mio primo corso di archeologia greca all’Università di Firenze, con il prof Luigi Beschi, un corso che ha condizionato buona parte della mia vita!

Vasi

periodo geometrico

Dal geometrico, ai vasi corinzi fino ai vasi a figure nere e rosse: se vi piacciono i vasi antichi questa è una delle sezioni più ricche al mondo!

I reperti partono dall’XI sec ac e arrivano fino al periodo ellenistico:

Ceramica corinzia Vaso a figure rosse Vado a figure nere Anfore Panatenaiche

Personalmente adoro i vasi delle Panatenaiche, realizzati in occasione dell’antica festa della dea Athena come regalo per i vincitori dei giochi.

Bronzi

sezione sculture e bronzi

Personalmente non ho una grande passione per i bronzi, almeno non per quelli piccoli: il motivo può essere legato al fatto che all’Università ne ho dovuti catalogare parecchi per il Museo Archeologico di Firenze…un lavoro piuttosto noioso!

Adoro invece i grandi bronzi (pochi ahimè quelli giunti fino a noi) e, di sicuro, tra questi c’è il bellissimo Zeus/Poseidone di Capo Artemisio, presente al Museo Archeologico di Atene: l’ambiguità nel riconoscimento del soggetto è legata al fatto che gli studiosi non sono ancora certi se la divinità rappresentata sia Zeus o Poseidone.

Zeus/Poseidone di Capo Artemisio Fantino dell'Artemision Bronzetto di Athena Promachos

Molto bello anche il Fantino di Artemision, del II sec dc.

La collezione di bronzi del museo archeologico di Atene è comunque una delle più vaste al mondo e merita di essere visitata!

Collezione egiziana

sezione egizia museo di atene

Se amate l’Egitto è una collezione interessante: vi si trovano reperti che vanno dal periodo predinastico (5000 ac) fino al tempo dei Romani.

Bellissimi sono i ritratti del Fayyum, una serie di ritratti funebri provenienti dall’oasi del Fayyum.

Collezione egizia Ritratti del Fayyum

La loro conservazione è stata possibile grazie al clima secco che ne ha permesso la sopravvivenza fino a noi: i ritratti sono su tavolette e databili ad epoca romana, dal I ac al III sec dc e permettono di ricavare molti elementi del costume del tempo.

LA VISITA EXTRA CHE NON TI ASPETTI: I RILIEVI VOTIVI!

sale delle stele votive

Sala dei rilievi votivi e di decreto

A volte accadono episodi che rendono una normale visita qualcosa di speciale: è quello che è accaduto a me lo scarso anno al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Avevo notato infatti che alcune delle sale del Museo erano chiuse: mi avevano spiegato che il motivo era la mancanza di personale.

Tra queste c’erano le sale dei rilievi votivi, molti proveniente dall’Asklepeion che si trova alle pendici dell’Acropoli: una sezione che mi premeva particolarmente visitare dato che circa la metà della mia tesi in archeologia greca si era basata proprio sullo studio delle foto di questi reperti.

stele per asclepio

Rilievo con Asclepio e monumento di Telemachos

Così, ho provato a chiedere gentilmente all’ingresso se fosse possibile vederli: ho spiegato il motivo e ho chiesto se magari potevo tornare nei giorni successivi quando le sale fossero state aperte…le sale però non avrebbero riaperto e da qui  ne è nato un caso nazionale!

La persona alla quale mi ero rivolta ha subito chiamato il suo responsabile, spiegandogli la situazione….tempo 10 minuti e mi è stata assegnata una custode personale, una ragazza gentilissima che mi ha scortata fino alle sale e mi ha permesso di visitarle in esclusiva!

stele trattato

Rilievo votivo con Athena

All’inizio ho cercato di sbrigarmi a guardare e fotografare i rilievi ma lei mi ha rassicurata dicendo che era un piacere darmi la possibilità di soddisfare un mio interesse così grande nei confronti dell’archeologia greca…e anche questo è il popolo greco!!!

stele di Higiea e monumento di Telemaco

Rilievo votivo con Igea e Monumento di Telemachos

stele asclepio e athena

Rilievo votivo con Asclepio e Athena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfitto quindi di questa occasione per ringraziare ancora pubblicamente (dopo averlo fatto mille volte a voce) il personale del Museo Archeologico Nazionale di Atene per la disponibilità e la sensibilità dimostrata!

IL NAUFRAGIO DI ANTICITERA: MOSTRA TEMPORANEA

il naufragio di anticitera al museo di atene

Ho visitato la mostra “Il naufragio di Anticitera” per merito della mia amica e archeologa (lei lo è davvero!) Stefania Berutti (se volete potete seguirla sul suo blog Memorie dal Mediterraneo): era stata lei infatti a segnalarmi l’esposizione, chiedendomi anche di controllare se sarebbe stata ancora visitabile al suo ritorno ad Atene, poche settimane dopo!

reperti dall nave di anticitera

In mostra erano stati sistemati i reperti rinvenuti in un relitto nel mare di Anticitera, una minuscola isola (nota anche con il nome di Cerigotto) che si trova a sud del Pelopenneso, davanti all’isola di Citera.

mostra sui reperti di anticitera

Il naufragio sarebbe avvenuto tra il 60-50 ac, mentre la nave si stava dirigendo verso l’Italia con la stiva piena di bronzi, sculture in marmo, gioielli. I reperti sono stati rinvenuti durante immersioni fatte dal 1900 fino al 1976: in tutto circa 378 pezzi esposti nella mostra, compresi parte della nave.

Efebo di Anticitera Statua di filosofo Statua di Hermes Appunti degli archeologici

La mostra era davvero bella non solo per i reperti, tra cui il meraviglioso Efebo di Anticitera, bronzo del IV sec, ma anche e soprattutto per il tipo di allestimento che ricostruiva il contesto della nave, dal punto di vista storico e archeologico.

Il pezzo più famoso è il cosidetto meccanismo di Anticitera: 82 frammenti che insieme formano, quello che è considerato come il primo computer del mondo.

meccanismo di anticitera e ricostruzione virtuale

Il meccanismo di Anticitera serviva per effettuare misurazioni astronomiche. Una sorta di vero e proprio calcolatore astronomico portatile che veniva probabilmente usato per predire eclissi di sole e di luna e calcolare le date di eventi come i giochi panatenaici.

meccanismo di anticitera

La mostra avrebbe dovuto concludersi lo scorso anno ma sul sito del Museo Archeologico Nazionale di Atene viene data come permanente: ho scritto al museo per avere informazioni in merito e la riposta è arrivata dopo qualche giorno!

George Kavvadias, Capo del Dipartimento, mi ha scritto dicendo che la mostra si è conclusa a dicembre 2014 ma che verrà allestita nuovamente al Antikenmuseum Basel and Samlung Ludwing di Basilea da settembre 2015.

Non so in quanti potrete avere l’occasione di vederla ma se volete approfondire l’argomento potete consultare il sito dedicato ai reperti di Anticitera!

In alternativa, comunque, il Museo Archeologico di Atene conserva sempre almeno il meccanismo di Anticitera!

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